REFERENDUM GIUSTIZIA, COMITATO 6G PRESENTA OGGI ALLA CAMERA LA CAMPAGNA PER LA CONSULTAZIONE DEL 12 GIUGNO: “CINQUE QUESITI FONDAMENTALI, CINQUE Sì PER INCALZARE IL PARLAMENTO AD ATTUARE UNA RIFORMA DELL’INTERO APPARATO”
SEI GIOVANI GIURISTI PROMOTORI DELL’INIZIATIVA TRA SPIRITO GARANTISTA, AMORE PER I DIRITTI DEI CITTADINI E RISPETTO DELLA COSTITUZIONE. PRESENTI DEPUTATI E SENATORI
ROMA, 13/04/2012 – Si terrà oggi, alle ore 16, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, la presentazione del Comitato 6G che sostiene e promuove i referendum sulla Giustizia del prossimo 12 giugno. Alla conferenza stampa interverranno i sei promotori, tutti giovani giuristi: gli avvocati Alfonso Maria Fimiani, Rosa Argia D’Elia, Marco Anguissola, Michele Costabile, Emma Staine e Francesco Tetro; interverranno, inoltre, il sen. Roberto Calderoli e gli onorevoli Jacopo Morrone, Roberto Turri, Anna Rita Tateo, Flavio Di Muro, Riccardo Augusto Marchetti, Manfredi Potenti, Maura Tomasi, Ingrid Bisa e Luca Paolini.
“In Italia – affermano i promotori – è necessaria una riforma globale della Giustizia. Una Giustizia che sia meno costosa e più vicina alle esigenze dei cittadini e delle imprese, più rapida, attenta e responsabile. Il 12 giugno – dicono – avremo la possibilità di mandare un segnale forte, chiaro e inequivocabile a Governo e Parlamento perché metta mano radicalmente e rapidamente alla materia”.
“Gli italiani – ricorda il Comitato 6G – avrebbero voluto pronunciarsi anche sulla responsabilità diretta dei magistrati, ma purtroppo la Consulta ha bocciato il quesito dedicato; ne restano cinque, ugualmente importanti e con altrettanti “Sì” potenti da parte degli elettori stimoleremo la politica a intervenire sull’intero tema Giustizia, anche per quanto riguarda la responsabilità delle toghe”.
“I quesiti sono tutti importanti – sottolineano i giuristi –, dalla riforma del Csm alla separazione delle carriere di magistrati requirenti e giudicanti, dall’abolizione dell’ingiusta Legge Severino alla limitazione del ricorso alla custodia cautelare, fino alla valutazione del lavoro degli stessi magistrati che va affidata agli avvocati per evitare che controllore e controllato coincidano”.
“E’ un appuntamento fondamentale dunque quello del 12 giugno – sostengono i promotori referendari – . Possiamo scrivere tutti insieme una grande pagina di storia, per una Giustizia più giusta, più pulita e più efficiente. Una Giustizia innovativa e moderna come lo è – conclude il Comitato 6G – sempre quella Carta costituzionale che rappresenta il faro che illumina il nostro continuo cammino verso una compiuta civiltà del diritto e dei diritti”.